08 – Ciò in cui io credo

Hands turning Bible pages“I cancelli della saggezza e della conoscenza sono sempre aperti”. Giacomo 1:5

  • La vita e veramente semplice: ciò che diamo ci ritorna. Ciò che pensiamo di noi stessi e degli altri, diventa reale per noi.
  • Dio ci sostiene totalmente in ogni pensiero positivo e in ogni atto di obbedienza costruttiva in cui scegliamo di credere.
  • Dio non ci giudica né critica mai: Dio è amore! 1 Giovanni 4:8
  • La maggior parte di noi ha idee assurde su chi siamo e molte, molte regole rigide su come la vita dovrebbe essere vissuta.
  • Quando siamo bambini, impariamo dalle reazioni degli adulti a provare sensazioni riguardo a noi stessi e all’esistenza – Ciò che non è buono, né cattivo, né giusto, né sbagliato, è semplicemente ciò che riconosciamo dentro di noi come “famiglia”. Tendiamo a ripetere, nei rapporti personali, lo stesso tipo di relazioni che abbiamo avuto con la madre o con il padre, o con quella che essi avevano fra di loro. Inoltre, trattiamo noi stessi come ci hanno trattato ì genitori. Ci sgridiamo e ci puniamo nello stesso modo. Se ci ascoltassimo, risentiremmo quasi le stesse parole – se da bambini siamo stati amati e incoraggiati, ci amiamo e incoraggiamo allo stesso modo.
  • In ogni caso non incolperei i miei genitori per questo. Siamo tutti vittime di altre vittime, ed era impossibile che c’insegnassero qualcosa che non conoscevano. Hanno fatto del loro meglio in base a ciò che era stato loro insegnato da bambini. Se vogliamo comprendere meglio i nostri genitori facciamoli parlare della loro infanzia e se ascolteremo con comprensione, capiremo da dove hanno origine le loro paure e i loro rigidi schemi mentali – erano proprio impauriti e terrorizzati quanto noi.
  • Dio è sempre presente, non ci ha mai persi di vista. Egli conferisce al presente la forza di recuperare la nostra persona. Il nostro passato è morto e sepolto, quindi è importante ciò che scegliamo di pensare, di credere e di affermare “l’oggi” – Colossesi 3:5; Ebrei 3:15; Romani 6:3-5.
  • La sola cosa con cui abbiamo sempre a che fare è un pensiero e un pensiero lo si può cambiare – Filippesi 4:8. Le convinzioni che abbiamo su noi stessi possono essere modificate.
  • Per recuperare la persona dobbiamo interessarci della persona, cioè di noi stessi e degli altri intanto che persone, più che cercare di tenere sotto controllo il comportamento – Isaia 43:1-5
  • Che lo crediamo o no, siamo noi che alimentiamo l’immagine negativa di noi stessi. Capita spesso di rievocare in continuazione gli stessi pensieri ed esperienze negative. Quando amiamo realmente noi stessi, nel Signore ogni cosa della nostra vita funziona.
  • Il convincimento più radicato in tutti coloro con cui ho avuto a che fare, e sempre: non sono abbastanza bravo! Non lo merito! Sono insicura! Non ce la faccio! Sono una frana, ecc. Ma per chi? Secondo quali modelli?
  • Trovo che il risentimento, la disapprovazione, la vergogna, il senso di colpa e la paura causino più problemi di qualsiasi altro sentimento. Ho scoperto che perdonare è non cedere al rancore, che la colpa ricerca sempre la punizione e la punizione porta dolore.
  • Per dimenticare il passato, deve esserci in noi il desiderio di perdonare. Dobbiamo scegliere di lasciar andare il passato e perdonare tutti, inclusi noi stessi. Ti perdono di non essere come vorrei che tu fossi. Ti perdono e ti libero come Gesù mi ha perdonato e liberato.
  • Molte malattie derivano da uno stato di non perdono – L’importante è voler perdonare, più che sapere come perdonare. Volere perdonare è tutto ciò che abbiamo bisogno di fare e Dio si prenderà cura dei “come “.
  • Ogni esperienza è un successo, perché tutte le cose cooperano al bene dì quelli che amano Dio Romani 8:28.
  • Dio è innamorato dell’uomo e lo ha scelto come suo partner e si fida di lui – Geremia 31:3.
  • Come figlio di Dio, in Cristo Gesù, mio Salvatore, e nell’attesa della beata speranza dei suo ritorno, amo Dio come il “papà” meraviglioso, unico e incomparabile.
  • Nella bellezza della vita e nell’amore per Dio e per il prossimo si compie il mistero di Dio nell’uomo, che consiste nell’essere partecipe nella natura divina in carattere e in santità, mediante l’opera dello Spirito Santo.
  • La lode, il ringraziamento, costituiscono la base di un rapporto sereno con Dio, con se stessi e con il prossimo – Filippesi 4:4-6.
  • Nella bellezza della Vita (Dio) in cui io vivo, tutto è perfetto, integro e completo. Scelgo ora, con calma e obiettività, di individuare i miei vecchi schemi mentali – Salmo 139 – e sono disposto a ricevere l’insegnamento di Gesù. Sono in grado di imparare e disposto a cambiare. Scelgo di reagire con stupore e meraviglia e con un pizzico di ironia, nello scoprire qualche altro ostacolo da superare. Osservo i miei cambiamenti e mi compiaccio della mia persona e abbandono la mia vita alla Vita.

“Dio mi concede un giorno alla volta, durante il quale devo vivere per Lui. E’ in quel giorno che devo sottoporre al Salvatore ì miei progetti e i miei bisogni, per servirlo, fedelmente, “gettando su lui ogni mia sollecitudine perché ha cura di me”. “Poiché io so i pensieri che medito per te, dice l’Eterno: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza “Geremia 29:11”. “Nel tornare a me e nel tenerti in riposo starà la tua salvezza; nella calma e nella fiducia starà la tua forza” – Isaia 30:15.
E. G. White.

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