09 – Il Gran conflitto

daniele8«E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli […] Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo» (Apocalisse 12:8-12).

Alcuni potranno sorprendersi nell’udir parlare di Satana come di un essere e non di un principio; anche fra i cristiani serpeggia l’idea che Satana sia la personificazione del male. Ma la Scrittura non lascia dubbi circa la concreta esistenza del maligno. Gesù stesso lo ha chiaramente affermato: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore» (Luca 10:18); «egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna» (Giovanni 8:44).

Il peccato dell’uomo è inserito in un conflitto cosmico tra le potenze sovrumane del bene e del male: in gioco è il destino dell’intero universo. Il conflitto cominciò in cielo con la ribellione di Lucifero, la più eccelsa delle creature, che, in qualità di cherubino protettore, svolgeva il suo servizio alla diretta presenza di Dio (Ezechiele 28:14). In Lucifero si fece strada un sentimento di concupiscenza riguardo al potere di Dio; nella sua ribellione coinvolse altri angeli, sfociando nello scontro aperto con Michael (Chi è come Dio?) (Apocalisse 12:7). Alla fine persuase un terzo degli angeli a unirsi nella sua rivolta (Isaia 14:13,14; Ezechiele 28:17; Apocalisse 12:3,4). Come risultato essi furono espulsi dal cielo (Isaia 14:12; Apocalisse 12:9).

Chiamato ora diavolo, o Satana, questo angelo decaduto tentò Adamo ed Eva inducendoli al peccato (Apocalisse 12:9). Egli continua ancora a tentare e tormentare gli uomini (cfr. Matteo 4:1) ed è il primo responsabile di tutto il male che c’è nel mondo. La sua sconfitta definitiva è assicurata dalla morte di Gesù sulla croce, ma continua a operare disperatamente per trascinare con sé nella distruzione quante più persone possibili prima del ritorno di Cristo (1Pietro 5:8; Apocalisse 12:12).

Poiché Satana ha messo in discussione il carattere di Dio, Dio sa che non può rispondere alle accuse della sua creatura ribelle, ricorrendo alla sua potenza. L’unico modo per controbattere è quello di mostrare la profondità del suo amore. Il gran conflitto in realtà è una toccante rivelazione del carattere di Dio, capace di convincere anche i suoi nemici e di chiudere definitivamente il problema sollevato in rapporto al suo amore.
Nel contesto del gran conflitto, il piano della salvezza rappresenta un’inconfondibile manifestazione dell’amore di Dio per i peccatori. La croce di Cristo mostra quanto profondamente Dio si preoccupi per noi. Rivela la sua disponibilità a rischiare qualsiasi cosa, anche la vita del suo unico Figlio, per eliminare l’alienazione del peccato. Rivela la vera natura della sua sovranità, una sovranità che ha a cuore soltanto il nostro massimo bene. Nessun’altra conclusione è possibile se non quella che Dio è degno di essere Dio (cfr. R. Rice).

In sintesi

Tutta l’umanità è coinvolta in un grande conflitto fra Cristo e Satana riguardo al carattere di Dio, alla sua legge e alla sua sovranità sull’universo. Questo conflitto iniziò in cielo, quando un essere creato, dotato di libero arbitrio, esaltando se stesso, divenne Satana, l’avversario di Dio, inducendo alla rivolta una parte degli angeli. Egli introdusse uno spirito di ribellione in questo mondo, quando convinse Adamo ed Eva a peccare. Il peccato dell’uomo portò alla deformazione dell’immagine di Dio nell’umanità, al disordine del mondo creato e alla sua devastazione all’epoca del diluvio universale. Osservato da tutto il creato, questo mondo è diventato l’arena del conflitto universale, alla fine del quale la giustizia di Dio sarà definitivamente riconosciuta. Per assistere il suo popolo in questo conflitto, Cristo invia lo Spirito Santo e gli angeli fedeli a guidarlo, proteggerlo e sostenerlo nella via della salvezza

Confrontare:

Apocalisse 12:4-9; Isaia 14:12-14; Ezechiele 28:12-18; Genesi 3; Romani 1:19-32; Romani 5:12-21; Romani 8:19-22; Genesi 6-8; 2Pietro 3:6; 1Corinzi 4:9; Ebrei 1:14.

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