L’opera di Gesù Cristo non si ferma alla sua vita, morte e risurrezione. Egli ha detto: «… ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente» (Matteo 28:20).
La presenza di Gesù accanto al credente nella preghiera, il suo ministero espiatorio in favore di chi ha accettato la grazia divina, proseguono costanti nei secoli: «… vivendo egli sempre per intercedere per loro» (Eb 7:25).
La Bibbia, e in particolare la lettera agli Ebrei, stabilisce un parallelismo significativo fra il sacerdozio ebraico che aveva il suo centro nel santuario e il ruolo del Salvatore in un “santuario del cielo” di cui quello terreno era solo «figura e ombra». «Ora, il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: abbiamo un sommo sacerdote tale che si è seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e del vero tabernacolo, che il Signore, e non un uomo, ha eretto» (Ebrei 8:1,2).
E ancora nella stessa lettera: «Ma venuto Cristo, Sommo Sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso il tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto con mano… e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna… Poiché Cristo non è entrato in un santuario fatto con mano, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora, al cospetto di Dio, per noi» (Ebrei 9:11,12,24).
Gli avventisti ritengono che nel «santuario celeste», dal 1844, data in cui scade il più lungo periodo profetico della Bibbia (cfr. Daniele 8:14), sia iniziata l’opera finale di Cristo, analoga alla purificazione del popolo che avveniva, nell’Antico Testamento, nel «giorno delle Espiazioni». Tale opera, con la quale si entra nel tempo della fine, è un momento del giudizio che prepara il ritorno in gloria di Cristo sulla terra.
Questo giudizio, chiamato «giudizio investigativo» o «pre-avvento», ha il compito di svelare a tutti gli esseri dell’universo i criteri della giustizia divina, quella che porterà alla salvezza eterna di quelli che hanno accettato Gesù. La coscienza di vivere in un tempo in cui il giudizio è già in atto, costituisce un ulteriore stimolo per gli avventisti in vista della predicazione della prossimità dell’avvento del regno di Dio e della necessità di riconoscere la sovranità dell’Eterno sul mondo (Fantoni – Vacca).
In sintesi
Iin cielo c’è un santuario: il vero tabernacolo «che il Signore e non un uomo, ha eretto». Cristo vi officia in nostro favore, mettendo così a disposizione dei credenti i benefici del sacrificio espiatorio da lui offerto una volta per sempre sulla croce. Egli inaugurò il suo ministero di Sommo Sacerdote e di nostro Intercessore alla sua ascensione. Nel 1844, alla fine del periodo profetico dei duemilatrecento giorni/anni, Gesù iniziò la seconda e ultima fase del suo ministero d’espiazione. Si tratta di un giudizio investigativo, che rappresenta una soluzione definitiva per il peccato, simboleggiata dalla purificazione dell’antico santuario ebraico nel giorno dell’espiazione. In quel servizio simbolico il santuario veniva purificato mediante il sangue di animali sacrificati, mentre quello del cielo è purificato dal perfetto sacrificio di Cristo. Il giudizio investigativo rivela agli esseri celesti chi, fra i morti, si è addormentato in Cristo e, grazie a lui, è considerato degno di partecipare alla prima risurrezione. Esso, inoltre, manifesta chi, fra i viventi, è fedele a Cristo, osserva i comandamenti di Dio e ha la fede di Gesù e quindi, in lui, è pronto per la traslazione nel suo regno eterno. Questo giudizio dimostra la giustizia di Dio nel salvare coloro che credono in Gesù. Esso dichiara che quanti sono rimasti fedeli a Dio riceveranno il regno. La conclusione di questo ministero di Cristo segnerà la fine del tempo di grazia prima del secondo avvento.
Confrontare:
Ebrei 8:1-5; Ebrei 4:14-16; Ebrei 9:11-28; Ebrei 10:19-22; Ebrei 1:3; Ebrei 2:16,17; Daniele 7:9-27; Daniele 8:13,14; Daniele 9:24-27; Numeri 14:34; Ezechiele 4:6; Levitico 16; Apocalisse 14:6,7; Apocalisse 20:12; Apocalisse 14:12; Apocalisse 22:12.