Il supermercato religioso
Oggi nel mondo ci sono circa 2500 movimenti religiosi di matrice cristiana, ebraica, islamica, orientale.Gruppi che s’ispirano a tradizioni tribali o etniche dell’Africa, dell’America, dell’Asia e dell’Oceania. Abbiamo movimenti e gruppi per lo sviluppo del potenziale umano, con caratteristiche terapeutiche (Scentology, ecc). Gruppi e movimenti con caratteristiche esoteriche, occultistiche, magiche, gnostiche, panteistiche, naturistiche, ufologiche, ecc.)
Il supermercato religioso ha vari settori di “abbigliamento”: Quello cristiano, circa 800 capi d’abbigliamento tra chiese storiche e nuovi momenti. Nell’ambito dello stesso comparto troviamo i protestanti carismatici, fondamentalisti, liberali. Tra i cattolici carismatici, i visionari, i miracolisti, i beatificati e i politici santificati. A ciascuno il proprio abito. Nel settore orientale troviamo: induismo, buddismo, taoismo, confucianesimo, shintoismo, ginismo, zoroastrismo, ecc.
Gesù aveva annunciato:
«Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci (Matteo 7:15)… Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca… Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”. E ne sedurranno molti… perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti» (Matteo 24).
I falsi profeti si presenteranno all’uomo per allontanarlo «dalla via e dalla porta stretta» (Matteo 7:13-14) che conduce alla salvezza eterna. Prestate attenzione! Anche se nascosti sotto apparenze di agnelli, in realtà sono lupi rapaci. Gesù indica il modo per distinguerli: «Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine o fichi dai rovi?» (Matteo 7:16).
La norma di giudizio
Non ci viene detto di valutarli sulla base della loro professione di fede o dei loro discorsi. Devono essere giudicati dalla Parola di Dio. «Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così non vi sarà più nessuna aurora» (Isaia 8: 20). «Cessa, figlio mio, d’ascoltare l’istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza» (Proverbi 19:27). Qual è il messaggio che ci viene rivolto? Ci porta a temere e ad avere rispetto di Dio. Ci invita a manifestare il nostro amore per lui attraverso l’ubbidienza ai suoi comandamenti.
Se gli uomini non sentono il peso della legge morale prendono alla leggera i precetti divini. Se infrangono anche uno solo dei suoi comandamenti, e insegnano a fare altrettanto, essi non sono approvati da Dio. Le loro pretese sono senza fondamento. Essi stanno compiendo l’opera che è stata iniziata dal principe delle tenebre, il nemico di Dio.
Non tutti coloro che professano il nome del Cristo, e ne esibiscono i segni esteriori, gli appartengono. Molti di coloro che hanno insegnato nel mio nome, dice Gesù, saranno trovati mancanti. «Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti? Allora dichiarerò loro: io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori» (Matteo 7:22,23).
Ci sono persone che credono di avere ragione anche quando hanno torto. Benché pretendono che il Cristo sia il loro Signore e dichiarino di compiere grandi opere nel suo nome essi tuttavia sono degli agenti del male. «… Con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia… tu sei per loro come una canzone d’amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica» (Ezechiele 33:31,32).
La semplice professione di essere un discepolo del Cristo non ha valore. La fede in Cristo che salva non è quella che viene predicata da molti. Credete, credete – dicono – e non avrete bisogno di osservare la legge. Ma una fede che non produce l’ubbidienza è presunzione.
L’apostolo Giovanni dice: «Chi dice: Io l’ho conosciuto, e non osserva i suoi comandamenti è bugiardo e la verità non è in lui» (1 Giovanni 2:4).
Nessuno accarezzi l’idea che particolari manifestazioni miracolose siano la prova della validità delle loro opere e delle idee che sostengono. Non è possibile riconoscere nelle persone la presenza divina quando parlano con leggerezza della Parola di Dio e mettono i propri giudizi, i propri sentimenti e le proprie azioni al di sopra del metro di misura divino.
L’ubbidienza è la prova del discepolato. Ed è nell’osservanza dei comandamenti che si può riconoscere la sincerità del nostro amore. Quando la dottrina che accogliamo elimina il peccato dal cuore, purifica l’animo dalla colpa e porta frutti di santità, noi sappiamo che questa è la verità di Dio.
Quando la bontà, la gentilezza, la generosità e la simpatia si manifestano nella nostra vita, quando la gioia di fare, il bene riempie i cuori stiamo esaltando il Cristo e non noi stessi. E da questo potremo riconoscere che la nostra fede è quella giusta. «Da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti» (v. 3).
«Tu non gradisci né sacrificio né offerta; m’hai aperto gli orecchi. Tu non domandi né olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore» (Salmo 40: 6-8).