Uno sguardo al futuro

5 Studi
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1. L’evoluzione dei figli di Dio

day_mainAi nostri giorni tutto quello che non serve a qualcosa lo si getta via! Si getta l’imballaggio; si gettano via i recipienti di plastica, di vetro e tutto ciò che non vale più niente, ci si sbarazza dei vecchi frigoriferi, dei panni logori e delle auto malandate. Ma c’è gente che vorrebbe andare più in là e dice: «A che serve un malato? A che serve una persona anziana? Quanto vale un ragazzo handicappato?». E si conclude: «Dal momento che costoro non servono a niente, togliamoli di mezzo!». Essi valutano le persone come se si trattasse di merce da acquistare o da vendere! Tutto ciò è odioso. Il valore di una persona, spesso lo misuriamo in base alle nostre egoistiche esigenze, alla percezione che noi abbiamo della vita in generale, al comportamento o alle prestazioni, ma Dio valuta ogni essere umano a partire dal suo amore e non per quello che siamo e facciamo. Non solo, Egli offre a coloro che lo amano con tutto il cuore, la gioia di evolversi per l’eternità.

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2. L’evoluzione del malvagio

guides_mainL’idea che l’uomo ha della persona malvagia o crudele, è associata all’efferatezza del comportamento e alla bruttezza caratteriale (e spesso anche fisica). Il malvagio è lo stupratore, il serial killer, l’impostore, il tiranno, il traditore, ecc. Indubbiamente, ciò corrisponde a verità, ma non del tutto, perché secondo la parola di Dio, il malvagio ha caratteristiche sconcertanti. Chi sono veramente i malvagi, gli empi o gli irreligiosi, secondo la Parola di Dio? « Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori! » (Matteo 7:22-23). Come si può ben comprendere dal testo sopraindicato, i malvagi, non sono necessariamente persone violente, crudeli, sanguinarie, ecc., ma possono essere, soprattutto, visto che Satana si «traveste di angelo di luce», persone gentili, religiose e possono fare dei miracoli, parlare dell’evangelo e fare del bene, ecc.

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3. L’evangelo in miniatura

scroll_main1In tutte le religioni dell’Antico Oriente, il santuario indicava un luogo santo, dove la divinità abitava ed era oggetto di adorazione. Anche la Parola di Dio parla di un santuario che Dio fece costruire al popolo d’Israele, ma con un’essenziale differenza. Il santuario o tabernacolo, non era considerato come luogo della dimora di Dio, bensì come il luogo della sua manifestazione (1 Re 8:27). Il segno tangibile della presenza di Dio nel santuario era la nuvola luminosa e un fuoco visibile di notte. “Allora la nuvola coprì la tenda di convegno, e la gloria del SIGNORE riempì il tabernacolo. E Mosè non potè entrare nella tenda di convegno perché la nuvola si era posata sopra, e la gloria del SIGNORE riempiva il tabernacolo. Durante tutti i loro viaggi, quando la nuvola si alzava dal tabernacolo, i figli d’Israele partivano; ma se la nuvola non si alzava, non partivano fino al giorno in cui si alzava. La nuvola del SIGNORE infatti stava sul tabernacolo di giorno; e di notte vi stava un fuoco visibile a tutta la casa d’Israele durante tutti i loro viaggi” (Esodo 40:34-38).

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4. Gesù e il santuario celeste

kings_mainIl santuario terreno con tutti i suoi arredi, non è stata una creazione dell’inventiva umana. É stato Dio a mostrare a Mosè un modello conforme al quale il santuario e i suoi arredi dovevano essere realizzati. L’insieme, in tutti i suoi particolari, fu dunque una copia di un modello celeste, il riflesso materiale di una realtà immateriale. In particolare l’arca del patto con i due cherubini, fra i quali risplendeva la gloria dell’Eterno, figurava come una replica in miniatura del trono di Dio nei cieli. Questo è precisamente quel che significa la frase tante volte ripetuta nell’Antico Testamento: «L’Eterno che siede fra i cherubini» (1 Samuele 4:4; 2 Samuele 6:2; 2 Re 19:15; Salmo 80:1; Isaia 37:16).Di conseguenza, esiste nel cielo, un tempio, un santuario di cui quello terreno è una riproduzione in miniatura. L’Antico Testamento, allude non poche volte a questo tempio ultra terreno dal quale l’Altissimo interviene per salvare e giudicare. (Salmi 11:4,5; 18:6,13; 29:3-6; 102:19-21; Michea 1:2-4). Una descrizione antropomorfica del santuario celeste la troviamo nel libro dell’apocalisse nei seguenti capitoli: 14:17-18; 15:8 e cap. 4.

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5. Il giudizio

giudizioNella parola di Dio la predicazione del «giudizio» evidenzia che la salvezza e una cosa seria e che il Signore non si lascia prendere in giro. Dio non è soltanto il Padre misericordioso, ma anche il Signore santo e giusto. D’altra parte, che cosa sarebbe l’amore senza la giustizia o la giustizia senza l’amore? L’amore senza giustizia è debolezza e la giustizia senza amore è crudeltà. Diceva Schiller: «La storia del mondo è il giudizio del mondo». Così è anche la storia di ogni individuo, essa è il giudizio della persona. Noi siamo giudici di noi stessi! «Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna » (Galati 6:8). «Chi semina iniquità raccoglierà guai, e la verga della sua collera sarà annientata » (Proverbi 22:8).

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La redazione

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