Pur trovando in tante pagine dell’Antico Testamento i tratti inconfondibili dell’amore divino, è in Gesù Cristo che l’uomo scopre la pienezza della rivelazione. Egli ci svela il carattere di Dio non solo come Giudice e Salvatore del suo popolo, ma come il Dio unico che ama profondamente ogni uomo per quanto peccatore possa essere. Gesù disse: «… io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo» (Giovanni 12:47). Verrà il giorno del giudizio, ma oggi siamo ancora nel tempo della grazia.
Il Signore, con il suo esempio e con le sue parole, ha aperto delle nuove prospettive per la vita di ognuno. Tuttavia è soprattutto con la sua morte che si è rivelato l’amore di Dio, perché è solo nel suo sacrificio che l’uomo scorge la solidarietà di Dio con le proprie sofferenze. Il sacrificio del Signore è espiazione dei nostri peccati: mossi dalla misericordia divina – siamo salvati per grazia – scorgiamo tutta la nostra miseria morale.
Le parole di speranza che il Cristo crocifisso rivolge al ladrone pentito, sono anche per ognuno di noi: «Tu sarai con me in paradiso».
L’opera di Gesù non termina alla croce. Egli, figlio dell’uomo, come amava definirsi, ma anche figlio di Dio nato da Maria vergine per opera dello Spirito Santo, è per sempre interessato alla nostra sorte, è «l’avvocato che abbiamo in cielo» che simpatizza sempre per noi, perché come noi è stato tentato, ma senza peccare.
Egli è la Parola, tramite la quale ogni cosa che esiste fu fatta (cfr. Giovanni 1:3). Egli «al principio era con Dio ed era Dio» (cfr. Giovanni 1:1). Ma è anche vicino a tutti i credenti che si riuniscono nel suo nome. «Poiché dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro» (Matteo 18:20).
Concludendo
Dio, l’Eterno Figlio, si incarnò in Gesù Cristo. Grazie a lui furono create tutte le cose, è stato rivelato il carattere di Dio, si compie la salvezza dell’umanità e il mondo viene giudicato. Per sempre vero Dio, egli divenne anche vero uomo: Gesù il Cristo. Fu concepito dallo Spirito santo e nacque dalla vergine Maria. Visse e sperimentò la tentazione come un essere umano, ma fu un esempio perfetto della giustizia e dell’amore di Dio. Tramite i suoi miracoli manifestò la potenza di Dio e fu dichiarato il Messia promesso da Dio. Soffrì e morì volontariamente sulla croce per i nostri peccati e al nostro posto. Risuscitato dai morti, ascese al cielo per esercitare nel santuario del cielo il suo ministero in nostro favore. Egli verrà di nuovo in gloria per la liberazione finale del suo popolo e per la restaurazione di tutte le cose
Confrontare:
Giovanni 1:1-3,14; Colossesi 1:15-19; Giovanni 10:30; Giovanni 14:9; Romani 6:23; 2 Corinzi 5:17-19; Giovanni 5:22; Luca 1:35; Filippesi 2:5-11; Ebrei 2:9-18; 1 Corinzi 15:3,4; Ebrei 8:1,2; Giovanni 14:1-3.