«Per natura l’uomo ha bisogno di segni, manifestazioni esteriori, impegni formali in relazione ai momenti fondamentali della sua esistenza. Il battesimo è forse il rito della chiesa più carico di significati affettivi e di fede. Esso non è un atto che ha un valore in sé, come un segno magico, ma è un simbolo che testimonia l’accettazione di Gesù Cristo come personale Salvatore da parte di ogni credente. Gli avventisti praticano il battesimo per immersione degli adulti, come nella chiesa apostolica.
Il battesimo dei neonati non ha una base biblica, perché avviene senza un’espressione di fede esplicita e responsabile da parte di chi lo riceve. Solo chi è in grado di “intendere e di volere” (Matteo 28:19) e ha conseguito una sufficiente conoscenza dei principi biblici, così come sono compresi dalla chiesa, può richiedere alla stessa di essere battezzato. Coloro che amministrano il battesimo sono i pastori e gli anziani ai quali la comunità delega, per elezione, anche questa autorità. Il battesimo è simbolo innanzitutto di “morte e risurrezione”, cioè del processo spirituale della conversione che richiede rinnovamento totale dell’esistenza.
Scrive Paolo: “… quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi siamo dunque stati con lui seppelliti mediante il battesimo nella sua morte, affinché come Cristo è risuscitato dai morti… così anche noi camminassimo in novità di vita” (Romani 6:3,4).
Ovviamente, affinché la cerimonia abbia un significato, è necessario avere la fede nel Signor Gesù e vivere il ravvedimento (Atti 2:37-38 ). Il battesimo è dunque un patto, una promessa fra Dio e l’uomo, di cui la chiesa è testimone. Mediante il battesimo si entra con pieno diritto, anche formale, nella comunità ecclesiale, con i privilegi e i doveri che questo ingresso comporta. Il giorno del battesimo è quindi un nuovo compleanno per il credente, nato alla vita fisica e psichica dal seno materno, e rinato per mezzo dello Spirito con il battesimo, per vivere una nuova esistenza accanto al suo Creatore e Salvatore» (V. Fantoni e R. Vacca).
In sintesi
Cn il battesimo confessiamo la nostra fede nella morte e nella risurrezione di Gesù Cristo e testimoniamo della nostra morte al peccato e della nostra decisione di iniziare una nuova vita. In questo modo riconosciamo il Cristo come Signore e Salvatore, diventiamo suo popolo e siamo accolti come membri dalla sua chiesa. Il battesimo è il simbolo della nostra unione con il Cristo, del perdono dei nostri peccati e del fatto che abbiamo ricevuto lo Spirito Santo. Si celebra per immersione nell’acqua ed è subordinato alla dichiarazione di fede in Gesù e alla manifestazione di un reale ravvedimento dal peccato. Esso segue allo studio delle Sacre Scritture e all’accettazione del loro insegnamento,
Confrontare:
Romani 6:1-6; Colossesi 2:12,13; Atti 16:30-33; Atti 22:16; Atti 2:38; Matteo 28:19,20.
Il battesimo è espressione dell’amore di Dio che precede qualsiasi sforzo umano ai fini della salvezza, esso è segno d’appropriazione della vita, della morte, della risurrezione di Gesù. Il battesimo è espressione della nuova nascita.