La profezia è una delle caratteristiche fondamentali della Bibbia. Il profeta è colui che riceve da Dio un messaggio, una conoscenza, un’informazione da comunicare al popolo. Egli è dunque l’intermediario, il mediatore tra Dio e gli uomini.
Secondo i testi biblici, il messaggio giunge al profeta attraverso un’esperienza definita a volte come «visione» altre volte come «sogno». «Ascoltate ora le mie parole; se vi è tra di voi qualche profeta, io, il SIGNORE, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno» (Numeri 12:6).
Dio non ha mai perso di vista i suoi figli e nel corso dei secoli li ha guidati attraverso i profeti e i suoi servitori: Enoc, Noè, Abramo, Mosè, Giosuè, Debora, Samuele, Natan, Elia, Eliseo, Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele e Malachia. Le sorelle di Filippo sono chiamate «profetesse» e gli apostoli, uomini e donne attraverso i quali Dio ha parlato, consolato e guidato la sua chiesa. Fino al suo ritorno, Gesù guiderà la chiesa per mezzo del dono profetico.
«Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il mio spirito. Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo» (Gioele 2:28-30).
In Apocalisse, si legge che «il dragone s’infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù» (Apocalisse 12:17). Un po’ più avanti Giovanni, l’apostolo, specifica che «la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia» (Apocalisse 19:10).
La chiesa avventista ritiene, sulla base di un serio confronto con la Parola di Dio, unico criterio di verità, che nella sua storia il dono di «profezia» si sia manifestato nella vita, nell’insegnamento e negli scritti di Ellen G. White.
I suoi scritti, che non sono considerati come un’aggiunta al canone biblico, hanno il compito di confortare, di guidare e di istruire la chiesa. Essi indicano costantemente la Bibbia come strumento basilare per la crescita spirituale. Solo la Bibbia è «Parola di Dio» e tramite essa il credente giunge alla conoscenza di Dio e del suo piano di salvezza per l’umanità.
Infatti, una delle preoccupazioni fondamentali di Ellen G. White è stata quella di riaffermare l’attendibilità e la centralità della Bibbia per la vita dell’essere umano. Nei suoi scritti questa verità emerge continuamente. .
In sintesi
Uno dei doni dello Spirito Santo è la profezia. Questo dono è un segno che identifica la chiesa del rimanente e si è manifestato nel ministero di Ellen G. White. Quale messaggera del Signore, i suoi scritti sono una continua e autorevole fonte di verità e offrono alla chiesa incoraggiamento, guida, istruzione e correzione. Essi affermano anche, in modo chiaro, che la Bibbia è la norma in base alla quale ogni insegnamento e ogni esperienza devono essere provati.
Confrontare:
Gioele 2:28,29; Atti 2:14-21; Ebrei 1:1-3; Apocalisse 12:17; Apocalisse 19:10.