Il Nuovo Testamento chiarisce molto bene che la volontà di Dio per ogni credente è la maturità spirituale. Egli vuole che cresciamo. Paolo, in Efesini 4:14-15, ha scritto: «Affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina […], ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo».
Il fine ultimo della nostra crescita spirituale è diventare simili a Gesù. Il piano di Dio per noi sin dall’inizio è stato quello di farci diventare simili a suo Figlio. «Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli» (Romani 8:29). Dio vuole che ogni credente sviluppi il carattere di Cristo» (Cfr. Efesini 4:12; 2 Corinzi 4:12).
La crescita spirituale non avviene automaticamente una volta salvati, anche se si frequentano i servizi regolarmente. Le chiese sono piene di persone che hanno frequentato servizi per tutta la vita, eppure sono neonati spirituali (Ebrei 5:12).
Un membro assimilato non è un membro maturo. E importante avviare il processo di maturazione che consiste nell’interiorizzare quelle abitudini sane che favoriscono
la maturità spirituale, quali lo studio quotidiano della Parola di Dio (At 17:11),
la partecipazione alla vita comunitaria (Ebrei 10:25),
la preghiera personale (Matteo 6:6)
e la testimonianza (Matteo 28:19-29).
Con la sua morte sulla croce Gesù ha trionfato sulle forze del male. Egli che ha soggiogato gli spiriti demoniaci durante il suo ministero terreno ha distrutto il loro potere e ha reso certa la loro distruzione finale. La vittoria di Gesù ci dà la vittoria sulle forze maligne che ancora cercano di controllarci, mentre camminiamo con lui in pace, gioia e certezza del suo amore. Ora lo Spirito Santo dimora con noi e ci fortifica.
Consacrati del continuo a Gesù, nostro Salvatore e Signore, siamo liberati dal fardello delle nostre azioni passate. Non viviamo più nelle tenebre, nella paura di poteri malvagi, nell’ignoranza e nella mancanza di senso del nostro precedente modo di vivere. In questa nuova libertà in Gesù, siamo chiamati a crescere nella somiglianza al suo carattere, comunicando con lui giornalmente in preghiera, cibandoci della sua Parola, meditando su essa e sulla sua provvidenza, cantando le sue lodi, riunendoci insieme per l’adorazione e partecipando alla missione della Chiesa.
Dedicandoci al servizio amorevole nei confronti di coloro che ci sono intorno e alla testimonianza della sua salvezza, la sua costante presenza con noi attraverso lo Spirito trasforma ogni momento e ogni azione in una esperienza spirituale
Confrontare:
Salmo 1:1,2; Salmo 23:4; Salmo 77:11,12; Colossesi 1:13,14; Colossesi 2:6,14,15; Luca 10:17-20; Efesini 5:19,20; Efesini 6:12-18; 1 Tessalonicesi 5:23; 2 Pietro 2:9; 2 Pietro 3:18; 2 Corinzi 3:17,18; Filippesi 3:7-14; 1 Tessalonicesi 5:16-18; Matteo 20:25-28; Giovanni 20:21; Galati 5:22-25; Romani 8:38,39; 1 Giovanni 4:4; Ebrei 10:25.