«Dinanzi ai problemi drammatici che angosciano la società moderna, a volte anche i cristiani restano disorientati o sprofondano nel pessimismo. Questo avviene perché troppi fra loro hanno dimenticato che la storia, al di là delle sue contraddizioni, non è “allo sbando”, ma sfocerà in una rivoluzione operata da Dio stesso. Si tratta di una promessa del Signore, ribadita tante volte negli scritti neotestamentari: “Io tornerò”. Anche se, per la coscienza moderna, tutto ciò può sembrare una facile deresponsabilizzazione, il Signore ci invita a guardare al futuro con speranza e ottimismo, pur non dimenticando i nostri fratelli che oggi soffrono.
Il messaggio della Bibbia è che il destino del mondo non è lasciato in balia del caso e delle passioni umane; esso ci dice che il Signor Gesù tornerà materialmente e visibilmente per giudicare ogni uomo, per offrire la vita eterna ai credenti e per far cessare il peccato, la sofferenza, l’ingiustizia e la morte. Quest’attesa era parte integrante della fede della chiesa primitiva. Era la “beata speranza” di cui parla l’apostolo Paolo (cfr. Tito 2:13).
Nessuno conosce la data del ritorno del Signore, “vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Matteo 25:13), e questo anziché un ostacolo rappresenta uno stimolo per ogni credente a “essere pronto”, a non appiattirsi mai sui modelli del proprio tempo come se fossero verità definitive, come se il presente fosse l’unica dimensione della propria esistenza.
Una chiesa che vive veramente la sua missione in questa prospettiva, non si difende dal mondo con le sue stesse armi (violenza, potere, ricchezza, ecc.), né corre il rischio di identificarsi attualmente con il regno di Dio. L’annuncio del prossimo ritorno di Gesù è il fondamento della missione della chiesa avventista nel mondo » (V. Fantoni e R. Vacca).
In sintesi
Il ritorno di Cristo è la «beata speranza» della chiesa, il grande obiettivo del Vangelo. La venuta del Salvatore sarà letterale, personale, visibile e mondiale. Quando ritornerà i morti giusti risusciteranno e, insieme con i viventi giusti, saranno glorificati e traslati in cielo, mentre gli empi morranno. L’adempimento della maggior parte degli eventi profetizzati e l’attuale condizione del mondo indicano che il ritorno di Cristo è imminente. Il tempo di questo evento non è stato rivelato, perciò siamo esortati a essere pronti in ogni istante.
Confrontare:
Tito 2:13; Ebrei 9:28; Giovanni 14:1-3; Atti 1:9-11; Matteo 24:14; Apocalisse 1:7; Matteo 26:43,44; 1 Tessalonicesi 4:13-18; 1 Corinzi 15:51-54; 2 Tessalonicesi 1:7-10; 2 Tessalonicesi 2:8; Apocalisse 14:14-20; Apocalisse 19:11-21; Matteo 24; Marco 13; Luca 21; 2 Timoteo 3:1-5; 1 Tessalonicesi 5:1-6).