60 – Capodanno: Rosh hashanah

Screen-sho

Il Capodanno ebraico si celebra il 1.mo e 2.do giorno del mese di Tishri (settembre – ottobre) esso segna l’inizio di un tempo di penitenza e di riconciliazione con Dio che dura dieci giorni, e termina con la solennità di Kippur.

I due giorni del Capodanno vengono considerati un sol giorno, detto anche: giorno del ricordo, in quanto Dio, in questo giorno, tiene presenti le azioni compiute dagli uomini durante l’anno e, in base al loro comportamento, ne fissa le sorti per l’anno che sta per iniziare: giorno del Giudizio, perché in questo giorno Dio, seduto sul trono della giustizia, si accinge a giudicare il mondo, opera delle sue mani, decretando le sorti degli uomini e delle nazioni; giorno del suono, perché in questo giorno è comandato di suonare lo Shofar (corno di ariete), per richiamare gli uomini a meditare su quanto è stato da loro compiuto durante l’anno passato, affinché non abbiano a ripetersi eventuali errori o azioni indegne. Il Capodanno ebraico si celebra, infine, per commemorare la Creazione del mondo.

Lo «schofar» è uno dei principali strumenti a fiato della liturgia del tempio ebraico. Nei giorni ordinari, era stabilito un numero fisso di squilli di tromba da suonare: tre squilli all’apertura dei portoni del Tempio, nove al momento del sacrificio del mattino e altri nove al sacrificio della sera. Durante il sacrificio del mattino, non appena echeggiava il primo squillo, il popolo si prostrava in adorazione. Le trombe venivano usate per annunziare la vicinanza e il messaggio di Dio tre volte santo, così anche le sue apparizioni (Es 19:16). Delle volte, lo schofar diventa proprio la voce di Dio: «Il Signore darà fiato alla tromba» (Zc 9:14; Dt 5:22).

Lo schofar si utilizzava nelle occasioni solenni della guerra (Nm 10:9) ed ha anche un significato escatologico: annunzia il giudizio di Dio. I sacerdoti suonarono lo stesso strumento musicale durante la conquista di Gerico (Gs 6:4,6,8,13) per annunciare la vittoria. Poi, durante la festa dell’espiazione (cfr. Lv 25:9) per proclamare il gran giorno del giudizio di Dio.

Share Button