63 – Feste Giudaiche

Festa delle sorti: Purìm

Purim

Questa festa si celebra il 14 del mese di Adar (Febbraio – Marzo), in memoria della salvezza degli ebrei in Persia, per intercessione della regina Ester. Accogliendo la preghiera di costei, il re Assuero revocò il decreto mediante il quale si autorizzava l’uccisione in massa di tutto il popolo ebraico che risiedeva nelle 127 province del regno, dall’India all’Abissinia, secondo quanto è narrato nella Bibbia, nel Libro di Ester. Il giorno di Purim è destinato alla gioia e al divertimento; viene letto pubblicamente il rotolo di Ester, detto Meghillà e si scambiano doni fra amici e parenti. Inoltre, a Purim si inviano generose offerte ai poveri, affinché anche questi possano partecipare alla gioia comune, trascorrendo lietamente la festa e celebrare la giornata con un pasto festivo (Seudat Purim).

Festa della dedicazione: Channukkàh

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La festa di Channukkàh, non presente nel canone dell’ Antico Testamento, menzionata in Giovanni 10:22, dura otto giorni, commemora la purificazione del Tempio e si celebra in dicembre. La parola Channukkàh significa alla lettera “inaugurazione” e ricorda la riconsacrazione, ad opera dei fratelli Maccabei, del Santuario di Gerusalemme, che era stato profanato con statue di idoli (1 Maccabei 4: 36-61; 2 Maccabei 10:1-8). Durante la festa, si accende una lampada ad otto fiammelle, aumentandone una per ognuna delle otto sere. Gli otto giorni della festa sono considerati semifestivi e in essi è permesso qualsiasi lavoro.

Un’antica leggenda narra che allorché i fratelli Maccabei entrarono nel Tempio, la loro prima cura fu quella di riaccendere la lampada perenne (Ner tamid), spenta durante la profanazione. La leggenda vuole che nel sacro luogo essi trovassero una bottiglietta di olio puro, ancora sigillato, con il sigillo del Sommo Sacerdote, che sarebbe bastato appena per tenere acceso il lume soltanto fino all’indomani. Per un vero miracolo, però, l’olio bastò per ben otto giorni, il tempo necessario a preparare una provvista di nuovo olio per la lampada. É in ricordo di ciò che durante questa festa, detta anche Festa delle luci, si accendono le otto luci. Il Candelabro ha otto bracci (più il nono usato per accendere le luci) e viene detto:Chanukkiyà.

«Alleluia. Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza. Lodatelo per le sue gesta, lodatelo secondo la sua somma grandezza.  Lodatelo con il suono della tromba, lodatelo con il saltèrio e la cetra. Lodatelo con il timpano e le danze, lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto. Lodatelo con cembali risonanti, lodatelo con cembali squillanti. Ogni creatura che respira, lodi il SIGNORE. Alleluia» (Salmo 150).

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