L’apostolo Pietro a proposito degli scritti di Paolo scrive «che ci sono alcune cose difficili a capirsi» e che purtroppo ci sono «uomini ignoranti e instabili [che] travisano a loro perdizione» (2 Pietro 3: 15-16), ma un punto comunque è chiaro: Dio è d’amore (1 Giovanni 4:8,16) e affinché l’amore sia veramente tale deve essere gratuito e non deve esserci alcuna forzatura. In altre parole, Dio non può costringere ad amare perché, nel momento in cui lo facesse, l’amore svanirebbe. È come un triangolo che per essere tale deve avere tre lati. Allo stesso modo, l’amore, per definizione, deve essere libero. Così, se l’amore rappresenta il fondamento della vita del cielo, allora è chiaro che deve anche esistere la possibilità di non amare o di non ubbidire a Dio. Io ho scelto di amarlo. E tu?