18 – Il Sabato: Buona notizia di servizio

immagine135Il prof. Bacchiocchi* nel suo libro “Riposo divino per l’inquietudine umana”, al capitolo “il Sabato: buona notizia di servizio”, mette in evidenza l’importanza del Sabato come servizio reso a Dio, a se stessi e agli altri. In questa parte presento un estratto di questo capitolo che ritengo importante.

Il Sabato come servizio reso a Dio

“Il cristiano serve Dio ogni giorno della sua vita ma il servizio che gli rende durante la settimana differisce da quello che gli offre in giorno di Sabato. Perché durante la settimana egli serve Dio, mentre serve anche il datore di lavoro e deve far fronte alle molte richieste della vita. Il servizio che rendiamo a Dio ogni giorno può essere denominato il servizio di Marta, del quale il Signore dà un implicito riconoscimento, mentre si perseguono i propri doveri. Il servizio sabatico, d’altro lato, è il servizio di Maria, nel quale si porge particolare attenzione a Cristo. Tutte le occupazioni secolari vengono interrotte per riconoscere il Salvatore come nostro speciale ospite d’onore. Rinunciare ad una giornata di guadagno per essere disponibili per Cristo rappresenta in sé stesso un significativo atto di adorazione a Dio, perché scaturisce da un’anima che ha deliberatamente deciso di onorare Dio col suo giorno santo. Ciò significa che l’esame del nostro servizio offerto a Dio durante il Sabato deve iniziare col comprendere a fondo l’atto di riposo vero e proprio, per poi procedere ad esaminare le molteplici attività che si possono esplicare durante il riposo sabatico”(1).

Il Sabato come servizio a sé stessi

“Il culto che il credente offre a Dio di Sabato non è altro, in ultima analisi, che un servizio a sé stesso e agli altri. Perché? Fondamentalmente perché attraverso il servizio del Sabato il credente, invece di aggiungere forza o potere a Dio, dà a Dio la possibilità di rafforzare la propria vita personale. Ciò è reso possibile attraverso il tempo e le opportunità che il Signore fornisce per la riflessione e il rinnovamento”(2).
A causa della mancanza di riflessione gli uomini diventano sempre più superficiali. Alcuni addirittura si rivolgono alle pratiche orientali per trovare una risposta alla loro vita.
Il sabato dovrebbe essere un momento di riflessione, di relazione con Dio, un momento in cui riflettere sulle nostre origini, sul nostro passato, sul nostro futuro, riflettere sull’amore di Dio nei nostri confronti, riflettere su quello che eravamo senza Dio e quello che siamo diventati per la sua grazia.

Il Sabato come servizio per gli altri

“Dopo aver aiutato il credente a trovare Dio e se stesso, il Sabato lo aiuta a trovare il prossimo; dopo averlo aiutato ad arrivare a una nuova comprensione della volontà di Dio e a una maggiore certezza della sua grazia, il Sabato lo invita a raggiungere gli altri. Il servizio cristiano non è incentrato sull’io ma sugli altri, non è egocentrico ma eterocentrico. Il fondatore del cristianesimo venne nel mondo non per arricchire la sua vita personale con una vacanza esotica sul pianeta terra, ma per portare “vita” agli esseri umani bisognosi, e portarla abbondantemente (Gv 10:10). Dio “si riposò” non per rafforzare sé stesso, ma per condividere sé stesso con le sue creature. Entrando nel settimo giorno della creazione nelle limitazioni del tempo umano per benedire le sue creature con vita abbondante, Dio manifestò la sua volontà di venire in carne umana per ridare abbondante vita alle sue creature. L’incarnazione di Cristo fornisce sia un adempimento sia una nuova rivelazione dell’amore divino. Andando incontro, specie durante il Sabato, alle esigenze fisiche e spirituali degli uomini, il Salvatore rivelò l’amore divino in azione”(3).
Il Sabato deve ricordarci che noi dobbiamo condividere con gli altri il tempo datoci a disposizione. Il comandamento del sabato ci rammenta le persone delle quale dovremmo ricordarci (Es 20:14): Il figlio, la figlia, il servo, la serva, il forestiero, ecc.
Nel giorno di Sabato siamo invitati a non lavorare, a non fare i nostri affari, ma ad aiutare gli altri facendo del bene (Mt 12:9-14; 3:1-6; Lc 6:6-11). Un giorno a Gesù, che si trovava nella sinagoga, nella quale si trovavano dei farisei, degli scribi e un paralitico, gli posero la seguente domanda: “E’ egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?” Secondo Marco e Luca, Gesù rispose con un’altra domanda: “E’ egli lecito, in giorno di Sabato, di fare del bene o fare del male? Di salvare una persona o di ucciderla?” (Mc 3:4; Lc 6:9).
Da notare che Gesù sostituì il verbo “guarire” con il verbo “fare del bene”. Secondo Bacchiocchi, attraverso questo cambiamento, Cristo voleva includere non un solo tipo ma tutti i tipi di attività caritatevoli nell’intenzione della legge del sabato. Gesù infatti rispose: “E’ lecito fare del bene in giorno di Sabato” (Mt 12:12). Quindi in giorno di sabato si possono compiere delle opere di bene per le persone che ci circondano.

Il Sabato: Un tempo per la famiglia

A causa dei vari impegni e obblighi di lavoro o di studio i membri della famiglia vivono spesso come stranieri: escono al mattino e ritornano alla sera tardi, trascurando quelli che spesso sono i doveri di genitori o di figli. Il sabato dovrebbe essere per la famiglia un momento di pace, di serenità. I genitori dovrebbero approfittare del giorno di sabato per favorire l’educazione religiosa dei propri figli, per far scoprire la gioia, l’esultanza, la bellezza del sabato. Ecco quanto scrisse la White a questo proposito: “I genitori possono rendere il Sabato, come dovrebbe essere, il giorno più felice della settimana. Essi possono guidare i loro figli a considerarlo una gioia, il giorno più bello di tutti, il giorno santo ed onorevole del Signore”(4).

Il Sabato: Un tempo per il proprio compagno

Oggi viviamo nell’era dell’elettronica in cui gli esseri umani hanno imparato a comunicare per mezzo della macchina, allontanandosi sempre più da quella ch’è una vera relazione di comunicazione tra due esseri. Migliaia di famiglie giungono al divorzio per mancanza di tempo, di comunicazione, allora il Sabato fornisce alla coppia il tempo per stare insieme, per parlare insieme, per ascoltarsi a vicenda, ecc… Tutto questo può essere fatto in diverse maniere: Camminando insieme, giocando e rilassandosi insieme, visitando delle persone, ecc.

Il Sabato: un tempo per i bisognosi

Attraverso l’esempio di Gesù, la celebrazione del sabato, dovrebbe essere per noi un momento in cui condividere le benedizioni di questo giorno con gli stranieri, gli ammalati, gli afflitti. “Il servizio che effettuiamo di Sabato nei confronti dei bisognosi onora Dio e arricchisce la nostra vita con grande senso di soddisfazione e di compimento del nostro mandato”(5).
Se nell’osservare il sabato guardiamo l’esempio datoci da Gesù esso non sarà un giorno di noia, ma di gioia, di riflessione, di incontro personale con Dio e con il prossimo.

Conclusione

Attraverso queste pagine abbiamo visto che il Sabato ricorda all’uomo le sue origini. Il Sabato inoltre è un incontro con Dio, con i fratelli e con il prossimo. Attraverso Gesù, abbiamo visto che, osservare il sabato significa dedicare del tempo al culto, occuparsi degli ammalati, dei bisognosi, portare la buona novella a chi non la conosce.
Il sabato deve essere un giorno di pace, di gioia, di grazia, un pregustare il riposo futuro.
Osservare il Sabato è un atto di fede da parte del credente nei confronti di Dio e del suo insegnamento.
Rispettare il Sabato significa, anche, accettare l’autorità divina.
“La differenza quindi tra il Sabato settimo giorno e la Domenica non è una differenza di nomi o di numeri; è una differenza di autorità, di significato e di esperienza. Si tratta infatti della differenza tra una festa stabilita dall’uomo e il settimo giorno stabilito da Dio”(6).
E’ interessante scoprire che in un tempo come il nostro “resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio; poiché chi entra nel riposo di Lui si riposa anch’egli dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue”. (Eb 4:9,10) Anche se questi versetti ci parlano del riposo futuro, che noi pregustiamo fin da adesso, nello stesso capitolo al versetto 4 si fa menzione del riposo di Dio.
Se il Sabato fosse stato abolito da Gesù, o trasferito alla Domenica da parte degli apostoli, noi troveremmo tracce nella Scrittura di tale cambiamento, cosa che non è possibile dimostrare.
Il mio augurio è che possiamo, con l’aiuto di Dio, seguire il consiglio che ci viene dato in Eb 4:11 “Studiamoci d’entrare in quel riposo…”

Note:
(1) Samuele Bachiocchi, Riposo divino per l’inquietudine umana, Ed. AdV, Falciani Impruneta-Firenze 1983, p. 156.
(2) Samuele Bachiocchi, op.cit., p. 167
(3) Samuele Bachiocchi, op.cit., p. 174
(4) E.G. White, Testimonies for the church, 1948 VI, p. 359. Cit. Da Samuele Bachiocchi, op.cit., p. 179
(5) Samuele Bachiocchi, op.cit., p.182.
(6) Samuele Bachiocchi, op.cit., p. 232

* Samuele Bacchiocchi è Pastore della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno

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