06 – Decalogo dei teenagers

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Va di moda, oggi, processare padri e madri. Se il ragazzo sbanda, la colpa è dei genitori; se non cresce educato, la responsabilità è di chi l’ha messo al mondo. Insomma, padri e madri sono i primi a ricevere le pietre: E i figli? Tutti innocenti i figli? Perché non dovrebbero ritenersi anch’essi responsabili della riuscita della famiglia?

É vero che padre e madre hanno i loro doveri, ma è pur vero che i figli hanno i loro obblighi. E allora, tu, figlio:

1. Sentiti responsabile della felicità della famiglia. La famiglia è un impegno da portare avanti tutti, non una mucca da mungere o un nido da sfruttare.

2. Sappi che anche mamma e papà sono esseri umani: hanno i loro momenti di debolezza, di noia, di stanchezza.

3. Aiutali ad imparare a fare i genitori. Certo che lo puoi! Con la dolcezza con la comprensione, approfittando dei momenti di calma, che vi sono sempre in ogni famiglia, per parlare dei tuoi problemi. Vedrai che vi capirete ed insieme imparerete: loro, ad essere più genitori, e tu, più figlio.

4. Parla! Dialoga! Comunica! Spesso il silenzio e l’indifferenza feriscono più della parola. Arrivi a casa, mangi… tutto in silenzio. Finito il pasto, esci senza parlare, senza guardare in faccia. Ti pare onesto? I genitori hanno diritto, almeno, della stessa cortesia che si dimostra con gli amici!

5. Non considerare papà come un portafoglio e la mamma come una serva.

6. Non accorgerti solo quando la minestra è salata, ma anche quando è buona, per dire “grazie”. I genitori hanno bisogno di tenerezza: “ciao”, “ come va”, “se non vi dispiace”, “vi telefonerò senz’altro…”.

7. Non essere crudele, ritornando a casa troppo tardi! E’ vero che loro potrebbero dormire, ma sai bene che on è facile comandare al cuore. Già hanno passato tante notti insonni quand’eri bambino, quando eri malato; non è giusto che ora, mentre tu scoppi di salute, passino altre notti solo per il tuo eccessivo divertimento. Non è giusto che i genitori soffrano di “mal di figlio”.

8. Ascoltali nelle questioni importanti: “Nella vita vorrei fare questo… So bene che tocca a me decidere, ma desidero avere il vostro parere…”.

9. Non essere brevissimo solo quando telefoni dalla cabina -non ho più gettoni – e lunghissimo quando telefoni da casa.

10. Non essere come il paguro Bernardo che vive sfruttando le risorse altrui. Ad un certo punto ti deve pur venire in mente di mantenerti da solo. Un po’ di orgoglio! Troppo comodo farsi mantenere in eterno!

Segui questi consigli: non ti capiterà di sentire poi, il dovere di chiedere scusa alla fotografia dei tuoi genitori quando, alla loro morte, ti accorgerai quanto di grande, di nobile, di buono hai perso!

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