Vedi Signore
come sono stanco,
schiacciato dal mio lavoro,
indurito dall’abitudine!
Che cosa mi curva così,
con il naso incollato alle cose
da non vederle neanche più?
Mi sento stanco e sterile.
Sono preso dal meccanismo rigido
del mio lavoro,
delle mie preoccupazioni,
dei miei obblighi.
Porto il peso di questo incarico
come un fardello troppo pesante!
Nessuna sosta gratuita, nessuna fantasia,
non più ispirazione, non più dinamismo…
Del lavoro da stupido!
Ne è troppo,
TROPPO!
Aspiro a fermarmi,
Voglio ritrovare un riposo tutto semplice,
il gusto e la gioia della vita ordinaria.
Voglio contemplare i lillà in fiore.
Voglio gustare il rosa dei mandorli.
Voglio riscaldarmi dolcemente al sole
e incantarmi con la sua luce.
Voglio inabissarmi nel silenzio
per ritorvare il mio essere
e lasciar rifiorire la mia anima.
Voglio ridiventare me stesso
per lasciar respirare
tutte le province del mio essere.
Voglio di nuovo dissetarmi alla Tua sorgente,
voglio ridiventare sorgente.
Ah, Signore, Aiutami, Voglio cambiare, cambierò!