“Quando queste cose cominceranno a succedere, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina” Gesù (Luca 21:28).
Il cristianesimo si differenzia dalle altre fedi soprattutto per la sua consapevolezza che “Gesù ritorna”. Gesù che va incontro al suo popolo, alla sua chiesa a coloro che lo aspettano è il tema fondamentale della parola di Dio.
“Così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza (Ebrei 9:28).
L’evangelo, dunque, è annuncio del regno di Dio che viene e la fede cristiana è certezza di redenzione avvenire e di un compimento eterno.
Questa beata speranza, contrasta con la grande tragedia dell’uomo che è la disperazione, cioè la situazione di chi non ha più speranza. Si è nella disperazione quando manca la certezza di «Dio che viene».
Roberto Zavaloni, in “Psicologia della speranza” pag. 153, scrive:
“L’uomo è un essere che spera, o che vive di speranza. Senza speranza non può condurre una vita normale, degna dell’uomo. Nella società moderna, completamente meccanizzata, che ha per scopo la massima produzione materiale e il massimo consumo, e dove l’uomo viene spesso ridotto ad una parte dell’ingranaggio, senza vitalità, la speranza si presenta come valore di notevole importanza. Come fa notare E. Fromm, «quando la speranza è scomparsa, la vita è finita, effettivamente o in potenza. La speranza è un elemento intrinseco della struttura della vita, della dinamica dello spirito umano»“.
La speranza – nel Dio che viene – “è il fondamento che dà valore ad ogni cosa. Alla sua luce le nostre fatiche assumono il significato più autentico, i nostri progetti diventano progetti per l’eternità, la vita diventa veramente tale e i sogni sono visioni della realtà” (G. Leonardi, Il ritorno annunciato, Ed. AdV, 1995, p.15).
Gesù, pensando al suo ritorno, rattristato, esclamò: “Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (Luca 18: 8). L’apostolo Paolo ripresenta quest’angoscia cristiana, affermando: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza” (1Timoteo 4:1-2).
Questo è uno dei tanti aspetti fondamentali che caratterizza la generazione che precede il ritorno di Cristo.
L’odierna società stando a quanto ci riferisce la parola di Dio è «divenuta albergo di demoni» (Apocalisse 18:2),
Il fenomeno «esoterico» è assai complesso è merita un’attenzione del tutto particolare; in ogni modo, sono trentamila gli italiani che girano intorno alla figura di Satana. E su Internet compaiono almeno 30 mila siti dedicati al demonio. Rituali e messe nere, ricerca del “potere magico” e della trasgressione, uso del “male”: sono decine le sette che si rivolgono all'”oppositore di Cristo” per ottenere vantaggi personali, non sempre leciti.
E dietro alcuni dei fatti di cronaca più efferati degli ultimi anni, le due ragazze di Foggia che hanno ucciso una loro amica, le tre giovani di Sondrio che hanno assassinato la suora Maria Laura Mainetti, come anche i delitti del mostro di Firenze, in molti hanno visto l’opera del demonio.
Del fenomeno se ne è occupato anche il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, che in un rapporto sulle sette religiose, parla di tre raggruppamenti principali in Italia che si rifanno al culto di Satana: il satanismo razionalista, quello acido e il luciferismo. Nel primo, Satana rappresenta “un simbolo di ribellione, anticonformismo e edonismo”. In quello acido il richiamo “è un mero pretesto per dare sfogo ad intime perversioni, attraverso esperienze drogastiche, orgiastiche o atti di violenza”.
Nel luciferismo, invece, Satana è uno dei principi vitali, dunque non è il male, ma semplicemente l’opposto di Dio. I gruppi presenti in Italia però si rifanno principalmente al satanismo razionalista e a quello acido. Tra i citati i “Bambini di Satana”, “Iod astrum aurum” e “Luce degli inferi”. In particolare a Roma gravita la setta della “Chiesa nera luciferina” e la “setta del Laterano”.
Il dr. Kurt E. Koch, afferma:
“Possiamo notare che l’abbandono della fede in Dio rende finalmente l’uomo schiavo della magia e delle forze occulte” (op. cit., pag. 73 – cit. da Christian Klopfenstein, “La Bible e la santé”, Le pensée Universelle, Paris).
Tre generazioni a confronto
Gesù, parlando dei segni che avrebbero preceduto il suo ritorno pone a confronto tre generazione.
“Come avvenne ai giorni di Noè, cosí pure avverrà ai giorni del Figlio dell’uomo. Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell’arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; ma nel giorno che Lot uscí da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato. In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà le sue cose in casa, non scenda a prenderle; cosí pure chi sarà nei campi non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà” (Luca 17:26-33).
La generazione di Noè
Genesi 6, descrive la generazione di Noè con il cuore completamente alieno da Dio e nell’impossibilità di ricevere la grazia di Dio: “E l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo… la terra, per opera degli uomini, è piena di violenza” (Genesi 6:5,13 5). Un cuore ammalato da una patologia incurabile che la Bibbia chiama «Sklerokardia» (Ebr. orlat lebab), (Deut. 10,16; Ger. 4,4; Marco 10,5; 16,14, Rom. 2,5), che indica la durezza di cuore.
“Kardia è il luogo in cui Dio entra in azione con l’uomo… quella parte dell’uomo… in cui per primo si decide pro o contro Dio” (Gutbrod 72).
Un altro aspetto della generazione di Noè è l’assenza di Dio nella normalità della vita. Mangiare, bere, sposarsi e avere dei figli, sono aspetti normali della vita, quindi non c’è nulla di male, solo che esprimono un concetto materialistico della vita. Il peccato consiste proprio in questo: «in fondo non faccio nulla di male». Il riferimento morale non è Dio, ma l’uomo in rapporto all’uomo. Facciamo del male a qualcuno se non osserviamo il Sabato, se non ammazziamo qualcuno, se andiamo in chiesa quando possiamo, se svolgiamo il lavoro con onestà, se mi faccio i fatti miei? No! E’ l’epoca del relativismo, dove l’uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono e di quelle che non sono per ciò che non sono. E’ il principio dell’uomo misura; non esiste in pratica un criterio morale assoluto divino per distinguere l’essere da non essere, il vero dal falso, perché il criterio è relativo all’uomo, al singolo uomo. “L’importate e non fare nulla di male”.
La generazione di Lot
Nella generazione di Lot ritroviamo l’assenza di Dio negli aspetti normali della vita: mangiare, bere, sposarsi, piantare e edificare. La parabola del ricco stolto n’è l’illustrazione (Luca 12:13-21).
Ezechiele 16:49 – c’informa che Sodoma era una città – villaggio ricca d’ogni bene, ma era «scellerata» (Genesi 18:20). Infatti, si praticava la sodomia (omosessualità) e si viveva all’insegna della discriminazione economica, sociale, razziale e fraterna «non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero». Fate attenzione ai seguenti dati dell’UNICEF:
♦ ogni giorno muoiono nel mondo 40.000 bambini per malattia o malnutrizione;
♦ ogni anno muoiono 500.000 donne di parto. Questo problema potrebbe essere risolto a costi bassissimi;
♦ oggi nel mondo 900.000.000 di adulti non sanno né leggere né scrivere: 2/3 sono donne;
♦ oggi circa 80 milioni di bambini sono sfruttati sul lavoro;
♦ milioni di bambini vivono sulla strada;
♦ per milioni di bambini la guerra ha causato disagi notevoli fermando la loro crescita intellettuale;
♦ circa 800.000 bambine sono costrette a prostituirsi;
♦ oggi 134 paesi del mondo sono indebitati, cosi suddivisi:
♦ gravemente indebitati: 49
♦ mediamente indebitati: 31
♦ poco indebitati: 54
Luca 17:32 – fa riferimento all’attrazione fatale della moglie di Lot. Quando gli aspetti materiali della vita, le cose comuni assumono un significato esistenziale; quando ciò che abbiamo costruito con le nostre mani e con la fatica di tutti i giorni, assume un valore superiore ai valori eterni; quando l’attrazione fatale ci coinvolge al punto che arriviamo a credere e a vivere come se la felicità dipendesse da ciò che abbiamo faticosamente costruito, la perdita della vita eterna è assicurata. Quando “ciò che abbiamo” su questa terra diventa l’essenza della vita stessa, la vita eterna perde consistenza e valore. Il dramma, di diventare «statua di sale» e il costo dell’attrazione fatale – Genesi 19:12-14.
La nostra generazione
Gesù ha detto richiamandosi alla generazione di Noè e di Lot: «Lo stesso avverrà nel giorno che il Figlio dell’uomo sarà manifestato» (Luca 17:30). Giovanni, nel descrivere gli ultimi giorni, si richiama a Babilonia simbolo del peccato, dell’alterazione del rapporto con Dio, della violenza, dell’orrore, essa è simbolo di uno dei segni dei tempi più terribile: lo spiritismo (Apocalisse 18:2).
La nostra generazione o quella del tempo della fine riassume in sé le tre generazioni simbolo del giudizio divino. Essa incarna tutti gli aspetti negativi evidenziati nelle tre generazioni: Noè, Lot e Babilonia. Satana, per mezzo dello Spiritismo sta conducendo l’umanità al completo annichilimento. Queste tre generazioni hanno un comune denominatore: l’apostasia generale dell’umanità, sotto il patrocinio di Satana.
“E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente” (Apocalisse 16:13-14).
E. G. White scrisse: “Il Salvatore, nel richiamare l’attenzione dei discepoli sui segni dei tempi del suo ritorno, predisse lo stato di generale apostasia che si sarebbe verificata prima del secondo avvento” (GC, pag. 227). e aggiunse: “Gli angeli malvagi in forma umana parleranno in questo tempo con coloro che conoscono la verità. Tergiverseranno e torceranno le dichiarazioni dei messaggeri di Dio… Gli avventisti del 7° giorno hanno dimenticato gli avvertimenti contenuti nel capitolo sei della lettera agli Efesini? Siamo impegnati in una guerra contro le potenze delle tenebre. Satana otterrà la vittoria su di noi a meno che non decidiamo di cercare il nostro Dirigente (3MS 469 (1903)… Mi fu mostrato che angeli malvagi, sotto forma di credenti, operano nelle nostre file per introdurre un forte spirito d’incredulità” 2MCP 523 (1909).
Gesù disse: «quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina» (Luca 21:28).