06 – La creazione

0604189

Uno degli attributi fondamentali di Dio in relazione all’uomo e al mondo è quello di «creatore». Dio è creatore non solo dell’uomo, ma di tutte le cose: l’universo è opera sua. Questo è, per il credente, oggetto primario di fede: «Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio» (Ebrei 11:3).

Tuttavia, secondo la Bibbia, la natura e la ragione offrono ampi indizi della loro origine (e della grandezza del Dio creatore) a chi si accosta a esse con animo disponibile e senza pregiudizi.

«I cieli raccontano la gloria di Dio», scrive Davide, «e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani» (Salmo 19:1). Secoli più tardi l’apostolo Paolo esprime essenzialmente la stessa idea: «Poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue» (Romani 1:20).

Il racconto della creazione della terra e dell’uomo trova posto nelle prime pagine della Scrittura (Genesi 1 e 2), che pur utilizzando il linguaggio del tempo, s’inserisce in una cornice pedagogica. La narrazione della Genesi e il quadro complessivo del messaggio biblico sono in evidente antitesi con la teoria evoluzionistica, un’ideologia che contrasta alcune verità bibliche essenziali, quali il peccato, la salvezza, la risurrezione, ecc.

Come creatore Dio gode della sovranità universale sul mondo, come affermano frasi di questo tipo: «Al Signore appartiene la terra e tutto ciò ch’è in essa, il mondo e i suoi abitanti» (Salmo 24:1). Ogni cosa appartiene a Dio e poiché il regno di Dio è onnicomprensivo, egli è l’unico degno di essere adorato (Es 20:1-3). (V. Fantoni, R. Vacca, adattato da F. Zenzale).

Secondo Genesi 1:28, Adamo ed Eva dovevano «sottomettere» la terra e «dominare la fauna». In questo modo, Dio aveva definito i loro rapporti con il resto della creazione, contrastando le mitologie antiche che parlano frequentemente d’alberi e d’animali divini, di fiumi e terre divinizzate, ecc. Il verbo «sottomettere» riferito alla terra deve essere compreso alla luce di Genesi 2:5,15, nel senso di prenderne cura. L’idea di usare il potere per distruggere la terra, è totalmente esclusa. Il verbo «dominare» utilizzato per indicare l’autorità limitata sul mondo animale evidenzia che l’uomo è rappresentante di Dio presso gli animali. Il fatto che Adamo ed Eva erano vegetariani (Genesi 1:29) ci aiuta a capire che la dominazione sulla fauna non implicava la distruzione della vita animale.

Pertanto, agli occhi di Dio gli esseri umani sono «amministratori» e «garanti» della creazione. L’attuale situazione di irrefrenabile degrado del nostro pianeta mostra quanto l’uomo abbia tradito questo suo elevato compito.

In sintesi

Dio è il creatore di tutte le cose e ha rivelato nelle Scritture il resoconto autentico della sua attività creativa. In sei giorni il Signore fece «i cieli e la terra» e tutte le cose viventi che sono in essa e si riposò il settimo giorno di quella prima settimana. In questo modo egli stabilì il sabato come un memoriale perpetuo della sua opera creativa. Il primo uomo e la prima donna furono formati a immagine di Dio, come coronamento dell’opera della creazione; fu affidato loro il dominio sul mondo e la responsabilità di averne cura. Quando il mondo fu compiuto, era «molto buono» e manifestava la gloria di Dio

Confrontare:

Genesi 1:2; Esodo 20:8-11; Salmi 19:1-6; Salmi 33:6,9; 104; Ebrei 11:3.

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